Joaquin Correa è ancora un giocatore dell’Inter, bloccato da un ingaggio elevato e da un mercato che non decolla.
A pochi giorni dall’inizio della nuova stagione, Joaquin Correa rimane uno dei nodi più complessi da sciogliere per l’Inter. L’attaccante argentino, acquistato con grandi aspettative, si trova ora relegato a essere la quinta scelta tra le punte nerazzurre.
Nelle gerarchie di Simone Inzaghi, infatti, Correa è dietro a Lautaro Martínez, Marcus Thuram, Mehdi Taremi e Marko Arnautovic. Nonostante il suo talento, il “Tucu” sembra ormai essere fuori dal progetto tecnico dell’Inter, con la dirigenza decisa a trovargli una nuova squadra.
Il dilemma di Joaquin Correa: un problema per l’Inter
Durante il mercato estivo, diverse squadre hanno mostrato interesse per l’argentino, ma nessuna trattativa è giunta a buon fine. Il Marsiglia, che aveva il diritto di riscatto dopo il prestito della scorsa stagione, ha deciso di non esercitarlo.
Anche altre opzioni, come la Lazio e alcuni club esteri, non si sono concretizzate. Tra i principali motivi che bloccano la cessione di Correa c’è la sua volontà di rimanere in un campionato competitivo, escludendo così offerte da squadre meno blasonate, come il Besiktas, l’AEK Atene e alcune società dell’Arabia Saudita.
L’ostacolo principale: un ingaggio troppo altro
Il vero problema che sta frenando il trasferimento di Correa è però il suo elevato ingaggio. Con un salario vicino ai 4 milioni di euro netti a stagione, l’argentino risulta un investimento oneroso per molti club interessati. Questa situazione crea un blocco nel mercato, rendendo difficile per l’Inter trovare una soluzione adeguata.
La dirigenza nerazzurra è consapevole che tenere in rosa un giocatore che non rientra nei piani tecnici è una situazione scomoda, sia per il club che per lo stesso Correa. Tuttavia, la cessione diventa sempre più complicata man mano che le settimane passano e l’inizio del campionato si avvicina. Per l’Inter, liberarsi di un ingaggio così pesante permetterebbe di alleggerire il bilancio e, magari, investire in altre aree della squadra.
